Ci avete posto diversi quesiti sulla questione dello spam correlato all’invio delle newsletter. Ci ripromettiamo di fare chiarezza al più presto con un articolo dedicato a questo argomento.

Di seguito vorremmo però richiamare la vostra attenzione fornendovi alcuni suggerimenti sul tema delle parole “killer” nell’oggetto della mail, parole che possono “trasformare” in spam la mail stessa.

Premessa: la reputazione della mail non dipende SOLO dall’oggetto (e le parole comprese); i principali rischi, oltre all’oggetto, possiamo così riassumerli:

  1. un’oggetto congruo, ma scarsa reputazione del dominio di provenienza = rischio spam
  2. messaggio contenente solo immagini e poche righe di testo (anche con contenuto lecito) = rischio spam

Questi due aspetti vanno tenuti in considerazione con molta attenzione. Ne riparleremo a breve.

Vediamo di seguito quali termini evitare poiché potrebbero attivare i filtri antispam e far finire le email nella posta indesiderata abbassando di conseguenza la delivery del nostro messaggio:

  1. termini promozionali: come “gratuito”, “strepitosa offerta”, “sconto imperdibile”, “acquista subito” ed equivalenti

Sono tutti termini che tra l’altro sono molto soggettivi. Consigliamo quindi di evitarli, spesso l’enfasi estrema non aiuta. Leggiamo newsletter di player anche molto importanti come T.O. o Network che dichiarano offerte strepitose viaggi da 9/10.000€… Ora è molto probabile che lo siano anche, ma resta comunque nel percepito di chi legge considerare un’offerta strepitosa un viaggio di quel valore… Analogamente affermazioni come sconto imperdibile vale per noi che scriviamo, non è detto lo sia per chi legge…

2. termini aggressivi quali: “attenzione!!!”, “urgente!”, “non puoi perdere”, “affrettati!!!”, ecc.

invitare all’azione con frasi perentorie e ultimative non genera vantaggi alle aperture, anzi… Sempre più autorevole un mittente che mi suggerisce di leggere rispetto a quello che vorrebbe imporre una lettura.

3. termini che possono trasmettere timore: “non rischiare”, “evita il pericolo di”, “è problema se”, ecc.

generare paure seppure probabilmente dettate da mettere in guardia non è ottimale nè come messaggio di un oggetto, nè come indicazione per invitare alla lettura.

Infine il 4.to punto.

4. termini che possono essere assimilabili a frodi: “scopri i segreti”, “abbiamo un trucco per”, “questa mail è una sorpresa”, ecc.

In generale quindi, cerchiamo di utilizzare un linguaggio chiaro e conciso, evitando parole enfatiche o troppo promozionali. Dobbiamo cercare di essere, sin dall’oggetto, trasparenti e onesti nel veicolare il nostro messaggio.

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